La terza puntata di una rubrica in cui lascio la parola a unə di voi. Libri-cacciavite, narrazioni, identità e privilegi. La corsa come pratica di consenso. Oggi lascio la parola a Elena.
AHHHHHHHHHHHH due delle mie persone preferite al mondo nella stessa newsletter, e ho avuto tempo di leggerla solo adesso! Che bello rileggere Elena che parla di corsa. Per me che ho un rapporto alquanto traumatico con lo sport è quasi catartico. Chissà se prima o poi mi ci avvicinerò con uno spirito positivo. Se succederà sarà sicuramente anche per merito suo.
Evviva le interviste monelle 🤩 Mi piace molto il modo in cui Elena descrive il dialogo con sé stessə mentre corre, senza inquadrarlo in un sistema di performance e traguardi da raggiungere: grazie per questa lettura mattutina, mi ha passato una bella energia 💙
AHHHHHHHHHHHH due delle mie persone preferite al mondo nella stessa newsletter, e ho avuto tempo di leggerla solo adesso! Che bello rileggere Elena che parla di corsa. Per me che ho un rapporto alquanto traumatico con lo sport è quasi catartico. Chissà se prima o poi mi ci avvicinerò con uno spirito positivo. Se succederà sarà sicuramente anche per merito suo.
sarebbe bellissimo! grazie Elena!
Evviva le interviste monelle 🤩 Mi piace molto il modo in cui Elena descrive il dialogo con sé stessə mentre corre, senza inquadrarlo in un sistema di performance e traguardi da raggiungere: grazie per questa lettura mattutina, mi ha passato una bella energia 💙
grazie Alice! il senso per me è proprio quello: non pensare alla performance!