Quanta condivisione in queste parole, nel mio eterno rapporto di odi et amo con Napoli e i dieci anni che ho passato in Scozia ormai, e le abitudini cambiate, e le parole in italiano che a volte mancano per la troppa abitudine a parlare in un'altra lingua, e il pensiero fisso a un simile albero di limoni dai miei, la frutta veramente grossa e fresca e il mare e il sole che ci sono pure qui ma hanno un altro sapore.
Sai già l'effetto che mi ha fatto questa newsletter, mi sono dimenticata di dirti che Past Lives lo riguarderei altre dieci volte – è stato un film importantissimo per me lo scorso anno ❤️
Ho riflettuto molto su questo tema, in questi mesi di cambiamenti. Sta cambiando di nuovo la "casa" che non è una vera casa, ma forse questa lo diventerà. Oppure come dice tua mamma, la casa è dove c'è amore, ma come dici tu questo non semplifica le cose. Quanto ci siamo complicati la vita, quando siamo diventati stanziali!
Grazie, è sempre la parola per le tue parole ma che fa, te la ripeto ♥️ Ho cambiato varie "case", ma non tutte lo erano davvero. È proprio come dici tu, a volte tornare a quella casa ti fa di nuovo sentire bambina, adolescente, non indipendente e per me - con la malattia di mezzo - fa male doppio. Ho imparato solo col tempo a considerare casa anche ciò che era fuori, i paesaggi, i bambini, i bar e le montagne. E oggi, così, riesco anche a scriverne.
Quanta condivisione in queste parole, nel mio eterno rapporto di odi et amo con Napoli e i dieci anni che ho passato in Scozia ormai, e le abitudini cambiate, e le parole in italiano che a volte mancano per la troppa abitudine a parlare in un'altra lingua, e il pensiero fisso a un simile albero di limoni dai miei, la frutta veramente grossa e fresca e il mare e il sole che ci sono pure qui ma hanno un altro sapore.
Sai già l'effetto che mi ha fatto questa newsletter, mi sono dimenticata di dirti che Past Lives lo riguarderei altre dieci volte – è stato un film importantissimo per me lo scorso anno ❤️
Io mi sono presa un po' di tempo perché non ero pronta, ma guardarlo è stato importante. Che film ❤️🥹
Hai mai fatto l’esperienza di fermarti del tutto,
di essere così totalmente nel tuo corpo,
di essere così totalmente nella tua vita che quel che già sapevi e quello che non sai,
e quel ch’è stato e quel che ancora dev’essere,
e le cose come stanno proprio ora non ti danno neanche un filo d’ansia o disaccordo?
Sarebbe un momento di presenza totale,
al di là della lotta, al di là della mera accettazione,
al di là della voglia di scappare o sistemar le cose o tuffarcisi dentro a testa bassa:
un momento di puro essere, fuori dal tempo,
un momento di pura vista, pura percezione,
un momento nel quale la vita si limita a essere,
e quell’ “essere” ti prende, ti afferra con tutti i sensi,
tutti i ricordi, fin dentro i geni,
in ciò che più ami,
e ti dice: benvenuto a casa!
( Jon Kabat-Zinn)
Anche io avrei bisogno di più storie di migrazioni, sulla disforia che genera il ritorno ai propri posti. Grazie per questo mattoncino :)
p.s. Questa newsletter è un po' casa <3
Che bello che questa letterina sia un po' casa 🥹
Ho riflettuto molto su questo tema, in questi mesi di cambiamenti. Sta cambiando di nuovo la "casa" che non è una vera casa, ma forse questa lo diventerà. Oppure come dice tua mamma, la casa è dove c'è amore, ma come dici tu questo non semplifica le cose. Quanto ci siamo complicati la vita, quando siamo diventati stanziali!
A volte sembra tutto molto complicato e scavando ci si accorge che invece è tutto semplice. Siamo complessǝ, e direi che è una gran cosa!
Grazie, è sempre la parola per le tue parole ma che fa, te la ripeto ♥️ Ho cambiato varie "case", ma non tutte lo erano davvero. È proprio come dici tu, a volte tornare a quella casa ti fa di nuovo sentire bambina, adolescente, non indipendente e per me - con la malattia di mezzo - fa male doppio. Ho imparato solo col tempo a considerare casa anche ciò che era fuori, i paesaggi, i bambini, i bar e le montagne. E oggi, così, riesco anche a scriverne.
Grazie a te 💘 e non vedo l'ora di leggerti ancora!
A fine novembre faccio dieci anni di Roma, di nuova "casa", via da "casa". Questo numero mi risuona tutto.
Roma, altra "casa" lasciata indietro, per me. La luce al tramonto intorno al Colosseo non la dimentico mai, però.
Trovare e riconoscersi nella propria dimora interiore garantisce stabilità e consapevolezza (anche delle cose meno belle della vita).